BIOGRAPHY

  • Massimo Mattioli
  • Pinky
  • Squeak the Mouse
  • Joe Galaxy
  • Superwest
  • Bam-Boom
  • M le Magicien
  • Pasquino
  • Vermetto Sigh

Artist Biography

Inizia a pubblicare nel 1965  con delle strisce su La Tribuna Illustrata e con la serie “ IL GATTO CALIFFO “ su Il Vittorioso.

L’anno successivo pubblica vignette su Il Nuovo Travaso, dove sviluppa anche il personaggio“ BRIVIDIK “. Vince un concorso indetto dalla rivista Linus con le strisce dei “ RAGNETTI “.

Nel 1967 appare per la prima volta il “ VERMETTO SIGH “ sulle pagine del quindicinale Gulp, si trasferisce poi su Dopodomani e arriva infine su Vitt.

Un anno dopo vive a Londra, dove pubblica sul magazine Mayfair vignette di umorismo grafico e in seguito a Parigi, dove inizia la serie “ M LE MAGICIEN “ sulle pagine del settimanale Pif Gadget e illustra le gag de “ LO ZOO PAZZO “ ( pubblicate poi in volume in Inghilterra con il titolo “ ANIMALISMS “ ) ideate da Mario Gomboli, futuro direttore di Diabolik.

Nel 1973 iniziano le avventure del famoso coniglio rosa fotoreporter “ PINKY “, pubblicate sul settimanale Il Giornalino, che andranno avanti fino alla fine del 2014. L’editore Mondadori le raccoglierà in due volumi nel 2006 e nel 2009.

Alla fine dello stesso anno appaiono sul quotidiano romano Paese Sera le strisce di “ PASQUINO “ il netturbino, che terminano nel marzo del 1975.

Nel maggio del 1977, insieme a Stefano Tamburini, fonda la fanzine underground Cannibale. In seguito il gruppo si completa con l’arrivo di Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e Tanino Liberatore.

Le prime avventure dell’aquilotto spaziale “ JOE GALAXY “  sono pubblicate sulla rivista Il Male, poi su Cannibale (1978), quindi su Frigidaire (1980), su Comic Art ( 1988 ) e su Lupo Alberto Magazine ( 1992 ).

Nel 1980 crea per Frigidaire anche la mitica serie splatter “ SQUEAK THE MOUSE “, storia cinematografica composta da vignette senza parole, come un cartone animato. Viene raccolta in volume nello stesso anno in Italia da Primo Carnera Editore e poi in Francia, dopo la pubblicazione sulle pagine del mensile L’Écho des Savanes, da Albin Michel nel 1984. Lo stesso editore francese pubblicherà il seguito nel 1992, “SQUEAK THE MOUSE 2”. Nel 1994 esce di nuovo in volume in Italia per le Edizioni Blue Press.

Esegue delle performances artistiche ispirate al personaggio del topo zombie in due occasioni. La prima al Teatro Tenda Spazio Zero a Roma dove, dopo aver disegnato degli horror graffiti con lo  spray sul retro di una grande tela verticale che lo nasconde al pubblico ( che vede apparire i segni dal nulla ), distrugge la tela con una motosega e attraverso lo squarcio si presenta. La seconda nella discoteca trendy Bains Douches a Parigi dove, in fondo a una delle vasche con l’acqua fino alle ginocchia, indossando stivaloni, esegue la stessa performance ma stavolta squarciando l’opera a colpi di machete.

Nel 1989 viene chiamato a Londra negli studi della EMI dal cantante Robert Palmer, suo fan, per progettare un videoclip animato basato sulla sua canzone “ Change his ways “.

Pubblica fumetti su varie riviste in Italia e all’estero, tra cui Artefact, L’Écho des Savanes, Comic  Art, Alter, Corto Maltese, El Vibora, Blue e Lapin.

Realizza illustrazioni per varie testate Vogue, per Vanity e nel campo della pubblicità.

Nel 1999 partecipa al volume-antologia “ Comix 2000 “ edito in Francia da L’Association per festeggiare il nuovo millennio. Lo stesso editore raccoglie in volume “ AWOP-BOP-ALOOBOP ALOP-BAM-BOOM “, “ M LE MAGICIEN “, “ VERMETTO SIGH “ e “ B STORIES “, serie apparsa in Italia su Corto Maltese.

Come riconoscimento professionale ha ricevuto nel 1971 il francese Prix Phénix  ( “ Prix de la recherche et de l’originalité “ ), nel 1975 lo Yellow Kid al Lucca Comics, nel 2009 il Romics d’ Oro e nel 2010 e 2012 il Premio Micheluzzi  per “ PINKY “.

Espone sue opere nella Galleria d’Arte Moderna di Bologna ( 1982 ), nello Studio Marconi Gallery ( 1984 ), nello Spazio Memphis ( 1985 ), allo Swatch Street Painting di Basilea ( 1987 ), al Salão Lisboa ( 1999 ) e nel Musée des Arts Décoratifs / La Galerie des Jouets a Parigi ( 2007 ).

Parallelamente all’attività di autore di fumetti e di illustratore, si dedica alla scrittura di racconti e di sceneggiature per il cinema e la televisione.

Pinky Biography

PINKY è un coniglio rosa con fotocamera rossa al collo. Si autodefinisce “ il clik più veloce del mondo “. Non indossa mai vestiti, tranne quando è al mare ( boxer ), quando ha un appuntamento romantico ( papillon ) o quando fa molto freddo ( sciarpa ).

Dopo aver chiuso il ciclo di avventure di M LE MAGICIEN per il settimanale francese Pif Gadget all’inizio del 1973, Mattioli approda a Milano e prende contatto con la rivista Il Giornalino, per la quale inventa il personaggio PINKY, ispirato da un coniglio di peluche visto in un toy shop.

PINKY viene annunciato sul n°38 del 30/ 9/1973 come “ il più divertente fotografo che abbiate mai conosciuto “. Nel numero successivo appare una storia di presentazione di 2 pagine, dove appaiono I PERSONAGGI PRINCIPALI: Perry Pachiderma, direttore del quotidiano La Notizia, sempre con il sigaro in bocca; Petulia, la sua fidanzata coniglietta, segretaria di redazione; Giorgione, un orso ciccione, anche lui fotoreporter per lo stesso giornale e a volte rivale di PINKY.
PINKY si presenta con due dentoni, che in seguito spariranno.

Già nelle primissime storie si nota il carattere surreale delle avventure: nella Dimensione X appare Little Orphan Annie, personaggio dei comics degli anni ’20; un asino con le ali che canta un gospel; Mickey Mouse nella parte di King Kong; i 4 teppisti di Arancia Meccanica; Superman che si cambia in una cabina telefonica; Nosferatu a spasso con la sua bara; Cappuccetto Rosso inseguita per la strada dal Lupo…

E presto arriva anche il principale nemico: Joe Cornacchia, un perfido cornacchio factotum del  quotidiano concorrente Il Giornalaccio, che ruba gli scoop o li sabota.

In seguito verranno altri COMPRIMARI. In particolare:

  • Crocodylus, lo scienziato pazzo coccodrillo ( “ pazzo io? pazzi gli altri! “ ) che semina sempre il panico nel mondo con le sue folli invenzioni, aiutato da rossi robot tutti di nome Mike.
  • Scarrafone, un simpatico scarafaggio grande esperto di pattumiere stradali, dove trova da mangiare prelibate ( per lui ) schifezze che a volte cucina come un vero street chef.                      

Nell’estate 1975 escono 2 storie che sono un omaggio al film fantastico di Jack Arnold “ The Creature from the Black Lagoon “ e al suo seguito.
In una storia del 1976 appaiono il vero King Kong, Arzach, Charlie Brown e Alice in Wonderland nella suggestione, presente nel corso del tempo, di sviluppare un grande Luna Park magico dove può esserci ogni forma di gioco.

Nello stesso anno, sul n°26 del 27/6 inizia una delle tante serie a soggetto fisso all’interno della  serie a soggetto variabile, quella intitolata UFO, con storie lampo di 1 pagina. In una di queste, UFO-7, viene svelato come mai la vera identità di Clark Kent bambino non sia mai stata pubblicata da La Notizia. Altre 2 serie a pagina singola sono FANTASY e MICROFILMS.

Ci sono ovviamente moltissime CRONACHE, di cui le più ricorrenti sono quelle di CRONACA NERA. Tra le infinite varianti si possono nominare CRONACA SCEMA, ASSURDA, SPETTRALE, AFFAMATA, SCHERZOSA, CARINA, RACCHIA, LADRONA, CALDA, SONNIFERA, PUZZESCA, IMBRANATA, ISTERICA, ZANZARESCA, ASSASSINA, CATTIVELLA, VEGETALE, ROMANTICA, AUTOMOBILISTICA, PISTOLERA, OBESA…

Un doppio ciclo famosissimo, tanto da diventare oggetto di una tesi di laurea, è quello di SENZA ORECCHIE e SENZA NASO, di 20 episodi ciascuno.

C’è il ciclo dei BLUES, 23 storie dal sapore noir dove PINKY racconta in voice-over  le sue insolite avventure thriller affrontando e risolvendo casi, ad esempio quelli del pennarello morto, delle carote mannare, del semaforo innamorato, del letto spiritato, della banana meccanica.

Un altro ciclo famoso è quello degli UNIVERSI PARALLELI, ognuno con un numero a indicare quanti strati dista da quello di PINKY, che ogni volta ci viene trasportato da un forte starnuto.

Ci sono poi 2 brevi cicli: uno di 5 storie intitolato VIAGGI NEL TEMPO, l’altro con protagonista Giorgione come L’UOMO-LAVANDINO.

C’è infine da notare il ciclo a puntate della lunga storia in 9 capitoli dal titolo LA MOUSCA, dove PINKY ha a che fare con una mosca atomica e deve impedire che esploda.

Tra i tanti PERSONAGGI MINORI ricorrenti possiamo ricordare: la Luna che fa le parole incrociate, i cactus, le margherite, i funghi, le api, le formiche, i dinosauri, i topi tamarri, le stelle marine, i paguri, i granchietti, le cozze canterine, alieni di questo Universo, alieni di Universi Paralleli, il Mostro delle fogne, gli strilloni dei giornali, Godzilla, gli odori di cibou a caccia di nasi, Paul Pettone, Paul Position, Paul Iedro, Paul Tergeist, Paul Verone, le Stelle , i pianeti e i Saturni del Cosmo.

Ci sono 3 storie che raccontano l’infanzia di 3 protagonisti:

1 – Giorgione in “ Rotolo di trippa story “ – n° 20 del 18/5/1994.

2 – Perry Pachiderma in “ Il buon vecchio Perry “ – n° 23 del 7/6/1995.

3 – Pinky in “ Colpevole! “ – n° 22 del 29/5/1996.

Curiosità: il gatto e il topo di SQUEAK THE MOUSE appaiono brevemente come cartone animato mentre PINKY guarda la Tv, nella storia “ Strilli per gli acquisti “ sul n° 40 del 5/10/2003.

Premi:

  • Grazie a PINKY, Premio Yellow Kid all’Autore al Salone Internazionale dei Comics e dell’Animazione di Lucca nel 1975.
  • Premio Micheluzzi per PINKY come migliore serie di fumetti umoristica nel 2010.
  • Premio Micheluzzi per PINKY come migliore serie dal disegno non realistico nel 2012.

Squeak the Mouse Biography

È una saga umoristica dal gusto splatter.

Il 1° episodio, di 6 pagine in b&n, intitolato “ The big game “, è pubblicato sulla rivista Frigidaire nell’Agosto 1982 come storia conclusa. È un divertente duello tra un topo e un gatto che lo rincorre per mangiarselo senza riuscirci. Alla fine, inaspettatamente, il gatto lo afferra, gli stacca la testa spiaccicandola poi su un muro e si mangia il resto.

Su invito di molti amici a continuare la serie, appare un 2°, poi un 3° e un 4° episodio, tutti a colori. Si sviluppa così un gioco narrativo senza parole ricco di azione, che combina lo spirito dei cartoni animati classici alla Tom&Jerry con quello dell’horror moderno tipo i film di Romero e quelli della serie Friday the 13th.

Nel 2° episodio, “ Blood feast “, il topo SQUEAK torna come zombi in cerca di vendetta, trucidando tutti gli ospiti di un allegro party ma non il gatto, che gli da fuoco.

Nel 3° , “ Zombie night “, tutti gli amici diventati zombi vogliono divorare il gatto nella sua casa, ma il gatto se ne libera con armi di fortuna finché non torna il topo zombi carbonizzato. il gatto ancora una volta riesce a vincere, spappolandolo dentro un frullatore.

Nel 4°, “ Magma “, il gatto, convinto che ormai è al sicuro, va al cinema a godersi il film di Cronenberg “ Videodrome “ e partecipa poi a un sex party con 3 vogliose gatte in una speciale sequenza porno di 3 pagine dal titolo “ X rated sequence – bonus beats “. Ma ecco arrivare ancora una volta il topo in cerca di vendetta, ridotto a una specie di fanghiglia semovente, che prima fa a pezzi le 3 ragazze e poi affronta il gatto. Il quale, con un semplice trucco, fa esplodere tutta la casa con lui dentro. Nel finale, ormai definitivamente vincitore, non perde il vizio di cominciare un nuovo duello con un nuovo topo.

I 4 episodi sono raccolti in volume in Italia nel 1984 dalle Edizioni Primo Carnera. In Francia, con il 1° episodio colorato, appaiono prima sulla rivista L’Écho des Savanes e poi nel volume di Albin Michel nello stesso anno.

La seconda saga gatto-topo, SQUEAK THE MOUSE 2, dopo la pubblicazione sulla rivista L’Écho des Savanes esce in volume nel 1992  con Albin Michel/Sefam. 

Questa volta gli episodi, chiamati ‘ slash’, sono 6. I titoli: “ The return! “, “ Gotcha! “, “ Sea of hate “, “ Wild beach “, “ Blood’n’roll “ e “ The torture never stops “.

Squeak torna in vita ex novo grazie a un esperimento di un papero scienziato che trasforma una sua immagine in 2D del 1° libro di SQUEAK THE MOUSE in una in 3D. Squeak leggendolo scopre la sua backstory e va a caccia del gatto per vendicarsi. Il quale, mentre sta vedendo al cinema “ The Texas chainsaw massacre part 2 “ si ritrova ad affrontare il topo, rigenerato, e a spappolarlo fino a ridurlo a una polpetta. Ma il topo-polpetta si rianima e torna a tormentarlo, finché riesce a staccargli la testa con una lametta. Dopo di che entra nella pelle di un altro topo, nuovamente integro. Mentre il gatto zombi si porta a spasso la sua testa fino all’aeroporto, Squeak sale su un aereo per andare a farsi una vacanza ai tropici. Il gatto non molla e dopo aver fatto fuori i 2 piloti fa precipitare l’aereo in mare. Annegano tutti tranne Squeak, che riesce a tuffarsi fuori prima dell’impatto e a raggiungere a nuoto un’isola.

C’è una sequenza porno di 2 pagine dal titolo “ X rated mini-slash “ con Squeak e 2 eccitate topine nude sulla spiaggia. Il gatto, che si è riattaccato in qualche modo la testa marcia, elimina le 2 topine ma fallisce con Squeak, che lo lascia in balìa dei gabbiani affamati sotto un masso.

Ormai al sicuro, Squeak si gusta la spiaggia fino all’arrivo di 2 turisti chiassosi. Ed ecco che un polipo zombi li spezza a metà e insegue Squeak, arrivano pure le 2 topine zombi che poi finiscono in fiamme. E arriva anche il gatto zombi con la testa spolpata a teschio. I due si affrontano a duello con un granchio e un’aragosta come armi. Squeak smembra il gatto zombi in 6 pezzi e riprende l’aereo. Nel frattempo i resti del gatto, spolpati completamente dai gabbiani, vengono raccolti da un ragazzino elefante, fan di film dell’orrore, che se li porta indietro in città come souvenir e li riassembla con la colla.

Il gatto scheletro stermina il ragazzino, la madre e il padre e va in cerca di Squeak per le strade. Lo trova e lo insegue, ma il topo riesce a distruggerlo con la dinamite riducendolo a un mucchietto di cenere. Il ciclo si ripete nel finale dove un gatto rosso lo insegue per mangiarselo.

Joe Galaxy Biography

È un ibrido, metà aquila e metà papero, come si può vedere dal becco, dal ciuffo rockabilly e dai suoi piedi palmati ( quando è svestito ). Indossa sempre un costume spaziale blu con una colt ionica nella fondina, scarpe e guanti bianchi.

Nasce sulle pagine de Il Male nel 1979 quando, su invito di Vincino, Mattioli deve inventarsi qualcosa per riempire una mezza pagina della rivista, da consegnare due ore dopo. In tutta fretta vengono fuori 2 strisce in b&n con protagonista un aquilotto dall’aria tosta nella storia intitolata “ Joe Galassia e le perfide Lucertole di Callisto IV “, disegnate con il 1° pennarello che capita.

Visto il successo della prima storia, seguono molte altre mezze pagine velocissime in b&n, ognuna con una struttura grafica diversa e tutte intitolate “ J.G. e le perfide Lucertole di Callisto IV “. Di volta in volta il soggetto riguarda le “ viscide Amebe di Sirio “, un “ patetico Polimorfo di Ganimede “, un “ misero Fonzillo di Fonzo III “, un’ “ arzilla Zibibba di Tebe 1° “, “ strafottutissime abominazioni dell’Iperspazio “, “ Crak Siderali “, un “ Mop “, il “ pianeta Mongoloid “, un “incazzato Crestone di Mega “, un “ loffio Zibbo di Betelgeuse “, un “ Drago di Beta Lyrae “, mentre le misteriose perfide Lucertole di Callisto IV appariranno solo nel 1980 su Frigidaire.

Una storia di JOE appare anche nello stesso anno su Cannibale, dal titolo “ Joe Galassia e quelli del III Universo! “ con 3 pagine a colori e 2 in b&n, per esigenze tipografiche. Queste suggeriscono lo spunto per inserirle nella trama, dove c’è un personaggio che con un fischio azzera i colori perché gli irritano gli occhi. E poco dopo su Il Male viene pubblicato il seguito.

Con il nome cambiato definitivamente in JOE GALAXY l’aquilotto, autodefinitosi “ l’avventurista dello Spazio “, inaugura nel 1980 il N°1 della rivista Frigidaire con la lunga avventura a colori delle Lucertole di Callisto IV, seguita nel 1981 da “ Gelatine da guerra “ e nel 1983 da “ A night in Electro “, un omaggio al rap e all’hip hop della New York di quel periodo.

Nel 1982 la Primo Carnera Editore raccoglie in volume, tranne quest’ultima, tutte le altre storie pubblicate in precedenza, quelle in b&n in versione colorata.

Nel 1985, su Frizzer, escono 4 storie da 1 pagina: “ Credits “, “ Under the Suns “, “ The Combriccola “ e “ Vegans “.

Su Il Grande Alter N°2 dell’Aprile-Giugno 1986 il Joe Galaxy style arricchisce la copertina e il retrocopertina. All’interno, nella storia di 10 pagine “ Il panino dei Baskerville “, Joe narra a una ciurma spaziale in viaggio la storia dell’estinzione degli abitanti del leggendario pianeta Terra per mano ( anzi, per bocca ) di un gigantesco e famelico Hamburger. Joe si vedrà solo nell’ultima vignetta.

Un nuovo ciclo di 12 storie, di 6 pagine l’una, tutte a colori, viene pubblicato sulla rivista Comic Art a partire dal Febbraio 1988. Ne verranno raccolte 10 in volume dalla stessa casa editrice nel 1990. JOE GALAXY racconta avventure su vari pianeti: Zeron Beta, Garbazzo XII, Trazulla, La Grande Vongola, Baltimora 13, Sirio Gamma, Sastra, Inzinzi 23, Ganimede 8 bis, Otradis 89, Canaryland, Babalooma, Salsiccia12. Incontra di volta in volta: uno Spugnoso, un Lop, una Mummia Annoiata, un Orsacchiotto di 14.237 anni, un robochiosco ambulante, un 5873ide, un cesso portatile Altairiano, una Matragosta sconvolta, un Punto Interrogativo morto, la Quarta Legione dei Canarini da guerra, un Gorilloide, un Veet, un Personaggio di fumetti alieni, un Trogg da corrida, Se Stesso, 2 Limonoidi, un Tub, Chanel N°312, un Megamoscone di Okinawa Beta in calore, un camionista Tozzosauro geloso, il Nero denso compatto e morboso della Morte, un Barista in frantumi fumanti, uno Stronzetto della 18a Dimensione.

In questa serie, nella storia del 1989 intitolata “ P.A. Problema Altrui “ appare un personaggio di fumetti elettronici invidioso del successo di Joe, e vuole ucciderlo: si chiama BANGOOGLE. Si dice che questo nome possa aver ispirato quello del famoso motore di ricerca nato quasi 10 anni dopo. Altra curiosità: Joe sgraffigna a un’oloedicola la rivista elettronica, che assomiglia molto a un Pad.

Un altro ciclo di 3 storie a colori, due da 8 pagine e una da 10, appare su Lupo Alberto Magazine tra il 1992 e il 1993: con la copertina JOE GALAXY COMICS – SPACE WONDERS & HORRORS le storie “ Savoury Girl “ e “ Jurassic Planet “, con la testata JOE GALAXY – TV SERIES la storia “ Dreams that honey can buy “. Qui riappare ( ma non per molto ) il personaggio, un Ferg, della storia del III Universo pubblicata su Cannibale nel 1980.

In queste storie Joe avrà a che fare con: un barbone Vegano ( di Vega ), orde di Pulci Sinfoniche, un Blog gigante, un cameriere gassoso Wunzi, Amebe in bikini, una Zooniana in miniatura, un Kruk imbalsamatore, una Robomaîtresse.

Nel corso del tempo il nome del computer di bordo, con cui Joe si fa spesso delle chiacchierate, cambia da COMPY a EDDY.

Qualcuno ha trovato una certa somiglianza tra l’Aquilotto spaziale e l’attore Buster Crabbe, che impersonò negli anni ’30 e ’40 il personaggio di Flash Gordon nei film seriali della Universal Pictures. 

Superwest Biography

È una specie di topo umanoide che nella vita di tutti i giorni indossa un paio di boxer rossi con 2 bottoni gialli. Da topo qualunque, ingoiando nelle emergenze una misteriosa pillola, si trasforma in un atletico supereroe: classico costume azzurro con cintura e mantello rossi e una W sul petto a significare “ WEST “. È SUPERWEST, difensore della legge e dell’ordine secondo i valori occidentali. Una specie di dr Jekyll / mr Hyde demenziale che entra in azione in 6 storie a sconfiggere un ‘dirty red pig’, a smascherare un viscido assassino, a sventare una strana rapina in banca, a combattere un pericoloso scanner, a fermare un’orrenda invasione di hot dog mannari e a duellare con un’ombra forza del Male.

La prima storia, PANIC IN THE CITY, viene pubblicata sulla rivista Frigidaire nel1981 con la formula sperimentale dei dialoghi in inglese e i sottotitoli in italiano, come un film. Anche i colori sono sperimentali, coprendo zone senza nessuna verosimiglianza.

A ogni trasformazione appare in una vignetta speciale con in evidenza il suo nome da supereroe ( nessuno sa qual è il suo nome da topo qualunque ) e sotto di volta in volta una definizione potente: “ The world’s number one! “, “ The most charming superhero! “, “ The mom and dad’s son! “, “ The worst & the best “, “ The tutti frutti superhero!!! “.

Tutte le storie sono pubblicate in Francia sulla rivista L’Écho des Savanes e successivamente in Italia su Frigidaire e Comic Art.

Vengono raccolte in volume nel 1986 in Francia da Albin Michel e nel 1987 in USA da Catalan Communications con il titolo SUPERWEST COMICS #1 e la scritta “ world’s favorite adventure-strip character! “.

L’edizione francese ha una versione semplificata della copertina rispetto al progetto proposto.
L’edizione americana pubblica invece la versione originale, più vicina al gusto dei comics classici: SUPERWEST in volo e un’immagine per ogni storia dentro un cerchio con il titolo sulla facciata e la scritta “ adults only “ ( visti i precedenti con Squeak the Mouse ). Sul retro la testa in primo piano del personaggio che ci guarda dicendo ‘oh yeah!’ su uno sfondo fotografico di rose.

Le 6 storie sono le seguenti:

1 – PANIC IN THE CITY – 8 tav.
2 – PORNO MASSACRE – 4 tav.
3 – CARTOONS HOLD-UP – 4 tav.
4 – SCANNER – 6 tav.
5 – VERY HOT DOGS – 12 tav.
6 – THE SHADOW – 6 tav.

Al centro del volume ci sono 2 pagine extra.
La prima è un poster del film in 3D “ SUPERWEST and the Monster from Mars “, dove si vede che il Mostro è in realtà una splendida aliena verde nuda con le antennine.
La seconda è una pagina promozionale di merchandising dal titolo “ Superwestmania “, dove vengono esposti i Superwest macaroni, la T-shirt Superwest, la Superwest Cola, il Superwest peanut butter, un piccolo Superwest giocattolo e un manuale best seller con in copertina il topo  che mostra i muscoli da culturista intitolato “ Be better than the best, BE  DYNAMIC! “. 

Uno studio di animazione americano che si occupa de I Simpson ha proposto la realizzazione di una serie di cartoon di SUPERWEST.

Bam-Boom Biography

È un gatto nero che dagli amici si fa chiamare semplicemente BAM-BOOM.
Il suo nome per intero è l’urlo d’attacco elettrizzante della canzone “ Tutti Frutti “, portata al successo negli anni ’50 da Little Richard e Elvis Presley.

La sua delirante avventura ha come titolo “ Intrigo Interstellare “. Ideata e disegnata in b&n per essere pubblicata su un quotidiano con il formato orizzontale da mezza pagina, era inizialmente composta da 19 tavole. In seguito è stata rimontata in verticale, con 6 vignette a pagina.

La storia comincia con BAM-BOOM che scopre che WENDY, la sua gatta, è stata rapita. Con un veloce montaggio di sequenze vediamo che è in un disco volante in balìa di 2 alieni Strox di nome Mario e Giulio, che le staccano una gamba e la danno da mangiare a un vermone. Nel frattempo un altro Strox di nome Giorgio cerca di rapire BAM-BOOM, che invece lo mette k.o.

Minacciandolo con una motosega lo fa parlare e viene a sapere che:
1- viene da Betelgeuse,
2- loro sono venuti sulla Terra in cerca di cibo per i loro animali domestici, i Wormy
3- WENDY è un test di gradimento con una sua gamba.

Ed ecco che entra in scena una nave spaziale di un’altra razza aliena, i Zomoi-Potoi, tutti di nome Tetsuo, anche loro sulla Terra per lo stesso scopo.

BAM-BOOM, incazzato, squarta Giorgio e getta il cadavere giù in cortile, dove un gruppetto di scarafaggi ci banchetta.

Gli agenti in borghese JOSEPH KOTTEN e ORSON WELLS trovano lo strano cadavere di Giorgio, oltre alla sua pistola e al suo trasmettitore, e non capiscono. Sul posto arriva anche JOHN PAPPATACIO, telegiornalista di Channel 189, che fiuta lo scoop.

Intanto BAM-BOOM, seguendo il segnale della bussola elettronica presa a Giorgio, arriva in campagna.

È inquadrata per un attimo un’orripilante gigantesca astronave organica piena di pustole e peli superflui che si sta dirigendo verso il nostro sistema solare.

BAM-BOOM vede atterrare la nave spaziale Zomoi-Potoi. Convinto che lì dentro c’è WENDY urla finché non viene catturato e usato anche lui come test di cibo, con un suo braccio.

Il cadavere di Giorgio, portato in un laboratorio dai Servizi Segreti per essere studiato, viene fatto esplodere da Mario quando scopre la presenza degli odiosi concorrenti.

J.KOTTEN e O.WELLS, mentre Channel 189 diffonde il fantastico servizio in diretta, salgono a casa di BAM-BOOM per indagare, seguiti da 2 scarafaggi curiosi.

Due vascelli da guerra delle 2 razze aliene si preparano a combattersi a vicenda, mentre BAM-BOOM con un nuovo braccio mostruoso fa fuori una guardia e scappa con uno scooter volante. I due vascelli si disintegrano in uno scontro frontale.

Mario intanto sta leccando in modo viscido i capelli di WENDY, svenuta e con una nuova gamba da sirena. BAM-BOOM sfonda un oblò, fa fuori Mario e scappa con WENDY.

J.KOTTEN e O.WELLS trovano la chela di Giorgio, che si anima e taglia la testa di WELLS. KOTTEN va fuori di zucca. I 2 scarafaggi spolpano la testa di WELLS e si accomodano a  vedere la TV.

BAM-BOOM e WENDY entrano in casa con lo scooter dalla finestra. BAM-BOOM sbatte la chela e il teschio giù in cortile e finalmente può baciare la sua gatta.

Intanto le 2 astronavi aliene, comunicando tra loro, scoprono di essere rimaste senza equipaggio e decidono di incontrarsi.

J.KOTTEN, un po’ fuso, si sfoga a parlare con una maionese impazzita.

Le 2 astronavi decidono di liberare i WORMY. i 3 pet, 1 maschio e 2 femmine, divorano il primo contadino che incontrano.

Mentre BAM-BOOM e WENDY fanno l’amore, mentre i 2 scarafaggi si servono birra, mentre  JOHN PAPPATACIO e LOLA FALENA vanno in cerca di un bar simpatico, mentre J.KOTTEN viene aggredito dalla maionese impazzita e mentre i 2 scarafaggi seguono in tv la scena filmata dai 2 telereporter, una WORMY partorisce una nidiata malefica che subito divora un automobilista.

BAM-BOOM vede in TV le riprese di un’orda di vermoni affamati che scorrazza in città divorando la gente. È un’orrenda invasione.

BAM-BOOM e WENDY scappano, i 2 scarafaggi sono ubriachissimi e se ne fregano di tutto.

La maionese impazzita inghiotte un WORMY senza che nessuno veda la scena.

I 2 gatti ritornano a bordo della nave Strox, proprio quando la mostruosa e pustolosa nave organica aliena arriva nei paraggi. BAM-BOOM riesce a partire e ad allontanarsi dalla Terra, ormai preda di milioni di WORMY, passando accanto alla monumentale oscenità bubbonica.

A bordo ci sono i Roz che decidono di approfittare della situazione, sterminando gli ingordi WORM e prelevando campioni di maschi e femmine terrestri per produrre tanta carne in scatola sul loro pianeta Ganimede. 

L’avventura si chiude in dissolvenza con l’astronave Strox con BAM-BOOM e WENDY a bordo che vola nello Spazio senza meta, mentre loro riprendono a fare l’amore.

La storia viene pubblicata sulla rivista Cyborg nel 1993 e nel 1996 sulla rivista Blue. È raccolta in volume in Francia nel 1999 da L’Association.

M le Magicien Biography

M LE MAGICIEN è un fumetto realizzato in Francia nel 1968 in lingua francese per il settimanale Pif Gadget.
Il protagonista è un piccolissimo mago con cilindro e mantello che vive nel suo piccolissimo castello in mezzo alla natura. Con la sua bacchetta può fare ogni tipo di magia.

Il suo comprimario è un camaleonte sempre pronto a far scattare la lingua per mangiare qualsiasi cosa, anche le vignette stesse.

A volte appaiono 2 piccoli marziani imbranati su un disco volante, con la fissa di conquistare la Terra.

Altri personaggi frequenti sono margherite, funghi, mosche, farfalle, api, lumache, pupazzi di neve, elefanti.

Le tavole erano inizialmente composte da 6 strisce autoconcluse. Dal n°1325 del 1970 ogni tavola è un’unica storia. Dal n°1426 il tratto grafico cambia, passando dal pennino al pennello, con risultati sempre più surreali. La struttura stessa delle tavole diventa spesso parte integrante delle storie.

La serie termina con il n°1483 del novembre 1973. Tutte le 230 tavole sono raccolte in volume, dopo un accurato lavoro di restauro, dall’editore francese L’Association nel 2003.

Nel libro inglese ‘ Comics – A global history, 1968 to the present ‘ pubblicato nel 2014 da Thames & Hudson si legge: “ M LE MAGICIEN…followed the classic format of the newspaper gag strip: a small cast of characters, in a near-abstract setting, occupied with a seemingly infinite series of variations on a few basic conflicts the simplicity and repetition of which becomes almost existential…Much of the humor derives from self-reflective visual playfulness with the medium, including frequent references to Herriman’s Krazy Kat “.

Pasquino Biography

PASQUINO è il protagonista di una serie di strisce a fumetti in bianco e nero.

Pasquino è uno spazzino stradale, in compagnia della sua scopa e del carrellino vintage con 2 bidoni cilindrici dove deposita la spazzatura.

L’azione si svolge sempre in strada che, come lui la definisce nella striscia di apertura, “ è il teatro della vita “.

Molti sono i personaggi di contorno, a cominciare dai mucchi di spazzatura che raduna, a volte mostruosamente enormi e quasi vivi.

Altri protagonisti sono l’imbrattatore folle, una bambina con le treccine, i venditori ambulanti ( tra cui appare in una striscia Gianni Agnelli ), le nuvole di polvere, le pulci, il barista Vittorio, le formiche, un gatto scroccone, le cacche dei cani, le automobili, le belle ragazze, le mosche, gli scarafaggi pattinatori, i cani evoluti, i topi furbi, la pioggia, la neve e le vignette stesse.

La serie viene pubblicata sul quotidiano romano Paese Sera dal 28 Dicembre 1973 all’8 Marzo 1975 e in seguito sul quotidiano milanese Il Giorno.

Vermetto Sigh Biography

Vermetto Sigh è un piccolo verme protagonista di avventure in miniatura che si svolgono in tavole composte da moltissime vignette colorate e senza bordo disposte su 10 righe.

Le sue prime 3 storie sono pubblicate sul quindicinale Gulp! nel Febbraio e Marzo 1967.

Una sola storia appare poi sul quindicinale Dopodomani nell’Aprile 1967.

Arriva quindi in pianta stabile sul settimanale Vitt, nuova testata del glorioso Il Vittorioso, a partire dal Luglio 1967.

Nelle 3 diverse autopresentazioni alla prima vignetta dice “ Salve, ragazzi! Mi chiamo SIGH “, “ Salve, gente…perdonatemi se mi presento nudo, ma sono un verme “ e “ Il mio nome è SIGH, scusate se non vi do la mano. Il fatto è…che non ce l’ho! “.

Ogni storia è stata disegnata direttamente sul foglio senza nessuna sceneggiatura, in totale improvvisazione, sull’onda della musica ascoltata in quel momento.

I personaggi di contorno sono più o meno quelli che popoleranno, alla fine dello stesso anno, la serie realizzata in Francia M LE MAGICIEN: fiori, formiche, api, zanzare, funghi, il pozzo dei desideri, uno scarabocchio vivente e altro ancora.

L’umorismo è fiabesco e surreale e provoca presto un dibattito nella posta dei lettori. Uno di loro scrive: “ Sono un accanito collezionista di albi a fumetti. Era ora che qualcuno pubblicasse qualcosa di nuovo. VERMETTO SIGH è proprio una cosa nuova, da antologia. Siamo stanchi delle solite stupidaggini “.

Dal Febbraio 1968 la grafica delle tavole cambia struttura, non più una storia intera ma 6 strisce autoconcluse.

La serie termina nel Novembre 1968.

La Casa Editrice A.V.E. realizza, con materiale inedito, un DIARIO SIGH nel 1968 e un altro nel 1971.

La Casa Editrice francese L’Association ha raccolto una parte delle storie nel volume omonimo nel 2006.